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Bits of Future: Food for All presso il Senato della Repubblica – 29 Novembre 2012

Tecnologia Hyst per la Sicurezza Alimentare

Il giorno 29 novembre 2012 – presso la Sala delle Conferenze Palazzo Bologna del Senato – si è tenuto l’incontro “Tecnologia Hyst per la Sicurezza Alimentare”, in cui sono state esposte ai Governi interessati le linee programmatiche per l’implementazione del progetto Bits of Future: Food for All. All’incontro, organizzato dall’Associazione Scienza per Amore, hanno partecipato i rappresentanti delle ambasciate di Algeria, Burundi, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Ghana, Guinea Bissau, Lesotho, Marocco, Ruanda, Senegal, Sud Africa, Sudan, Uganda e Zambia, nonché rappresentanti del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), dell’Unione Petrolifera e di importanti università.

Durante il meeting i presenti sono stati aggiornati circa lo stato di avanzamento di Bits of Future: Food for All dopo l’incontro a Washington D.C. di una delegazione di Scienza per Amore con la Direzione Esecutiva della Banca Mondiale. “Per la sua semplicità ed economicità di esercizio la tecnologia Hyst si presta particolarmente a interventi diffusi sul territorio”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione, l’ing. Pier Paolo Dell’Omo, illustrando le caratteristiche tecniche della Hyst. “Questi sono i principali motivi per cui il progetto ha riscosso un ampio apprezzamento, che va dalla Presidenza della Repubblica Italiana alla Direzione Esecutiva della Banca Mondiale”.

È seguito l’intervento dell’ing. Franco Del Manso, dell’Unione Petrolifera, che ha ricordato come i biocarburanti di prima generazione spesso siano in competizione con la necessità di preservare le materie prime per usi alimentari. “Da questa tecnologia si riesce a produrre un biocarburante di seconda generazione le cui caratteristiche sono del tutto compatibili con le esigenze tecniche del settore trasporti. Ecco perché l’Unione Petrolifera è interessata all’evoluzione di questa tecnologia. […] Siamo in attesa di poter contribuire allo sviluppo della tecnologia per l’aspetto energetico, destinato poi a sostenere la parte più nobile, quella della sicurezza alimentare e della lotta alla fame e alla povertà”.

Alessandra Costa, Direttore Generale della società BioHyst, ha poi spiegato che: “Il nostro intento di fornire a titolo gratuito il cuore della tecnologia ha trovato condivisione nella Banca Mondiale, che potrebbe dare sostegno finanziario ai Paesi che non hanno risorse economiche per realizzare un polo industriale completo. […] È fondamentale ora che i governi interessati esprimano la volontà reale di usufruire di questa opportunità. Questa volontà sarà la vera spinta motrice del progetto”.

In chiusura del meeting il dott. Daniele Lattanzi, Business Development Manager della Biohyst, ha fornito ai presenti un aggiornamento sullo stato dell’arte del Progetto: “La tecnologia ha riscosso successo presso tutti gli interlocutori cui ci siamo rivolti, anche all’estero. Ma noi stiamo cercando in ogni modo di rimanere in Italia, dove speriamo di far partire l’aspetto industriale e rilanciare alcuni settori economici, con il coinvolgimento delle Istituzioni e dei Ministeri interessati”. Ha ricordato inoltre la vicenda che ha portato al sequestro dell’impianto Hyst: “Da quando abbiamo firmato l’accordo di acquisizione del pacchetto tecnologico, si è verificata una serie di eventi che ha creato disagio sia all’inventore, sia all’associazione […]. La settimana prossima si discuterà dello sblocco dell’impianto sotto sequestro, che ciò avvenga o meno noi denunceremo comunque alle autorità questa grave situazione, che rischia di far perdere all’Italia un’opportunità unica”.

Molti tra i rappresentanti di Governo presenti hanno manifestato la volontà di aderire all’iniziativa. L’ambasciatore del Burundi, S.E. Rénovat Ndayirukiye, ha commentato: “Questo programma offre molteplici vantaggi, dal punto di vista industriale, agroalimentare e dei carburanti. Noi, che non abbiamo petrolio, siamo molto interessati […]. Tutti i paesi africani si solleveranno per dimostrare che chi sta bloccando il progetto sta prendendo un grosso abbaglio. Noi siamo pronti a sostenere questo progetto”.