Dimostrazione della tecnologia Hyst
Il 16 Marzo 2011, la BioHyst ha offerto a media, istituzioni e aziende interessate una dimostrazione in campo del funzionamento della sua tecnologia: la risposta italiana a questioni chiave quali la carenza alimentare, le energie alternative e l’ambiente.
L’incontro, organizzato dalla Società BioHyst e dall’Associazione Scienza per Amore, ha rappresentato l’occasione di verificare direttamente la portata dei risultati già descritti il 2 Marzo 2011 a Roma, nel corso della presentazione ufficiale del progetto umanitario “Bits of Future: food for all“.
Tra i presenti, rappresentanti delle ambasciate di Mauritania, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Somalia e Senegal, rappresentanti dell’IFAD nonché importanti aziende del settore agroalimentare e delle energie.
La dimostrazione tecnica ha permesso di constatare l’efficacia della tecnologia HYST nel trattamento di cruscami e biomasse di scarto come la paglia, al fine di produrre alimenti per la zootecnia e per l’alimentazione umana dall’elevato valore nutritivo, con consumi energetici estremamente ridotti e senza alcun impatto ambientale.
Parlando della tecnologia, è stato spiegato: “mi venne l’idea di disaggregare la materia prima senza modificarne le proprietà organolettiche di base, ossia di recuperare il più possibile dal cereale separandone le diverse componenti (amido, proteine e via dicendo). L’idea di disaggregare la materia prima permette di allontanare da essa ciò che ne può ridurre l’utilizzo. Ogni prodotto, anche il più penalizzato, ha una componente che può essere utilizzata. Qui iniziò la mia ricerca. Quando vedo i bambini con una mano tesa in televisione penso che si debba reagire, ed oggi reagiamo.”
Nel corso della dimostrazione sono state effettuate due lavorazioni differenti. Durante la prima sono stati processati cruscami di grano tenero, con produzione di una farina alimentare ad alto contenuto di proteine, vitamine (A, gruppo B, E) e minerali, particolarmente idonea ad essere utilizzata in ambiti di denutrizione e malnutrizione.
Nella seconda lavorazione da una comune paglia di cereali è stata estratta una frazione con caratteristiche simili a quelle dei fieni di migliore qualità.
Le lavorazioni sono state seguite da un incaricato del Dipartimento di Scienze Animali dell’Università di Milano, che effettuerà le analisi e renderà pubblici i risultati. Campioni dei prodotti sono stati messi a disposizione di chiunque volesse prelevarli per effettuare proprie analisi.
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